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In Campania 118 mila illeciti ambientali,un reato ogni 2 ore

Un reato ogni 2 ore, per un totale di 117.919 illeciti ambientali, pari al 15% del totale nazionale. È quello che in Campania hanno compiuto le ecomafie dal 1997 al 2023, con un attacco incessante all’ambiente,alla salute delle persone e all’economia legale. Un ritmo impressionante contrassegnato anche da 98.587 persone denunciate e 33.960 sequestri effettuati. Dopo la Campania troviamo la Calabria con 84.472 illeciti, la Sicilia con 82.290 e la Puglia con 73.773 (nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa si concentra il 45,7% dei reati accertati in tutta Italia). In questi trent’anni a spartirsi la torta in Campania, insieme ad imprenditori, funzionari e amministratori pubblici collusi, sono stati circa 230 i clan attivi in tutte le filiere analizzate da Legambiente: dal ciclo del cemento a quello dei rifiuti, dai traffici di animali fino allo sfruttamento delle energie rinnovabili e alla distorsione dell’economia circolare. A mettere in fila questi numeri è Legambiente che oggi, a trent’anni dalla prima presentazione del rapporto Ecomafia, fa il punto della situazione con dati e un pacchetto di proposte durante la presentazione del Rapporto Ecomafia che si è svolta oggi a NAPOLI, presso la Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli. Tornando ai dati, dalla fotografia scattata da Legambiente sulla presenza delle ecomafie in Campania a livello provinciale dal 2009 al 2023, NAPOLI guida la classifica per il numero dei reati ambientali con 23.979 illeciti penali, 24.544 persone denunciate, 309 arrestati e 11.122 sequestri. Seguono Salerno con 16.814 persone denunciate, 100 arresti e 3.180 sequestri e la provincia di Avellino con 9.844 reati, 7500 persone denunciate, 14 arresti e 1182 sequestri. Caserta, a quota 120, è al secondo posto per numero di ordinanze di custodia cautelare. La Campania è maglia nera sul fronte del ciclo illegale dei rifiuti, con 22.400 reati, 21.635 persone denunciate e arrestate con 10.252 sequestri effettuati seguita da Puglia (14.516), Calabria (10.810) e Lazio (9.989). Un virus, quello dei rifiuti illegali, che continua a infettare la Campania: 87 le inchieste (pari al 13,9% del totale nazionale) sviluppate dalla procure della regione (dall’inchiesta Ecoservice di giugno 2002 a Gatto Silvestro del 30 dicembre 2024), con 594 ordinanze di custodia cautelare (16,4% del totale nazionale), 844 persone denunciate (7,7%), 246 aziende coinvolte (14,2%); 8.850.930 le tonnellate di rifiuti sequestrate, sulla base dei dati disponibili, pari al 14,5% del totale nazionale; sono inoltre 80 le inchieste avviate in altre regioni che hanno interessato la Campania, per un totale di 167 (26,7%).

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