Attenzione alla gestione dei profughi di guerra. Questo il senso dell’appello lanciato dal prefetto di #Napoli, Claudio Palomba, specialmente per quanto riguarda gli affidi dei minori che arrivano in Italia senza accompagnamento. “Sull’onda emotiva e per il desiderio di offrire da subito un aiuto ai rifugiati ucraini, pur se in buona fede, ci sono stati Comuni e associazioni che hanno affidato dei bambini sulla base di un rapporto fiduciario. Ciò non deve avvenire più”, ha concluso il prefetto.

Palomba, vertice con le associazioni

Per porre un freno a questa situazione, Palomba ha tenuto un vertice con tutte le autorità e i rappresentanti delle associazioni interessate. “Quello dei minori è stato il primo punto all’ordine del giorno, ci sono stati alcuni casi di affidi effettuati senza rispettare le procedure ma insieme al capo della procura minorile, Maria De Luzenberger, siamo voluti immediatamente intervenire in vista dei prossimi arrivi”.

L’organizzazione delle strutture

La gestione dei profughi di ogni età, però, sta effettivamente incontrando diverse problematiche anche sul piano organizzativo. Da un lato, la Regione ha chiesto che il Covid Residence, oggi adibito a hub di prima accoglienza per gli immigrati in fuga dalla guerra, torni alla sua funzione originaria; dall’altro, neppure la Mostra d’Oltremare pare destinata a restare attiva come punto d’arrivo per i profughi, visti gli eventi e le fiere in programma per le prossime settimane.

Intesa con Federalberghi

Se per la prima contingenza una soluzione parrebbe già essere a portata di mano, grazie all’intesa firmata con Federalberghi per garantire ai profughi alloggi in strutture alberghiere, per la seconda una soluzione è ancora in fase di elaborazione.

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