“I no-vax sono incomprensibili come i napoletani che tifano Juve”. Con questo paragone legato al tifo calcistico, il Direttore dell’ Asl1, Ciro Verdoliva, ha cercato di richiamare i cittadini no-vax.
“Siamo estremamente preoccupati – spiega Verdoliva – di questa crescita esponenziale dei contagi e di questa bassa affluenza di quelli che arrivano dopo i sei mesi a fare la terza dose. Gli over 80 hanno raggiunto il 40%. Abbiamo avuto una bassa partecipazione da queste categorie, che non si portano presso gli hub vaccinali. Ci sono mancate convinzioni, perché le persone che hanno la doppia dose pensano che possano stare tranquilli. Ieri 111, su 254 contagiati a #Napoli, erano vaccinati in doppia dose”.
Sui vaccini, inoltre, Verdoliva ha aggiunto: “Anche l’influenza si prende, ma l’importante è che non ci si ospedalizzi. Il vaccino ci consente di affrontare in maniera diversa il Covid. Nel momento in cui il soggetto si è preparato con degli anticorpi, l’organismo è più protetto. Ognuno di noi deve prepararsi ad una guerra contro il virus. Se ce ne freghiamo di ogni opportunità data dall’ azione farmacologica, siamo degli stolti. È incomprensibile la storia dei no-vax. È come quando a Napoli si tifa per la Juve”.
Nelle scuole:” Stiamo facendo uno sforzo sul contact tracing importante. Tra l’altro le linee guida sulle scuole ci portano a tamponare tutti gli studenti che in classe hanno un solo positivo, con tampone il giorno dopo e ripetuto dopo cinque giorni”.
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