Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Gennaro Oliviero, ha approvato la manovra di bilancio della Regione Campania per il triennio 2022/2024 e precisamente: il Bilancio di previsione del Consiglio Regionale della Campania 2022/2024 ( introdotto all’esame dell’Aula dal Questore alle finanze, Andrea Volpe, e approvato con il voto favorevole del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle, salvo la consigliera Maria Muscarà, che si è astenuta, e il voto contrario del centrodestra), le “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2022-2024 – Legge di Stabilità regionale per il 2022” (approvata con 33 voti favorevoli e 12 voti contrari), il disegno di legge “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2022-2024 della Regione Campania” (approvato con 33 voti favorevoli e 9 voti contrari).
Questi ultimi due provvedimenti, introdotti all’esame dell’Aula dal Presidente della Commissione Regionale Bilancio, Francesco Picarone, sono stati approvati con il voto favorevole dei gruppi della maggioranza e il voto contrario dei gruppi delle opposizioni di centrodestra e del Movimento 5 Stelle.
“La manovra di Bilancio è di novanta milioni – ha spiegato Picarone – punta sulla salvaguardia delle fasce deboli, sul potenziamento delle risorse per le politiche sociali, per la cultura, per la sicurezza, e sulla semplificazione amministrativa, riducendo i tempi dei procedimenti amministrativi e prevedendo lo snellimento di alcune procedure in materia urbanistica.
La Commissione ha rinunciato ad emendamenti di spesa minuta puntando, invece, su norme ordinamentali e di semplificazione” – ha sottolineato l’esponente del Pd ricordando che “nel 2015, quando ci siamo insediati, abbiamo ereditato 5 miliardi e mezzo di disavanzo, abbiamo messo in sicurezza il bilancio e non abbiamo prodotto altro disavanzo, per questo è migliorato il rating della Regione Campania e abbiamo sbloccato le assunzioni. Gravano, però, 200 milioni all’anno sul Bilancio della Regione per ripianare tale disavanzo ereditato che costringono a mettere mano alla riforma delle aliquote regionali passando dalla tassa piatta alla tassa progressiva per garantire gli interventi per le fasce deboli. In Commissione lavoreremo su un sistema di detrazioni per rendere la manovra più equa, sulla base della riforma fiscale che sarà approvata dal Governo” – ha rimarcato Picarone.
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