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Galleria Vittoria al via i lavori

Galleria Vittoria al via i lavori. Finalmente è stata approvata la delibera di giunta con la quale si dà il via ai lavori della Galleria Vittoria. La chiusura ha spaccato in due la città dallo scorso settembre. Ci sono voluti ben nove mesi affinchè venisse sbloccato, l’arrivo dei due milioni di euro necessari per l’acquisto dei materiali per eseguire i lavori di ripristino e messa in sicurezza della Galleria. Infatti tra i due milioni di euro di Rfi e il tunnel della Vittoria c’era di mezzo un ostacolo non da poco. La lunga coda di aziende creditrici di Palazzo San Giacomo, molte delle quali avrebbero avanzato richieste in merito al denaro. Appena i soldi fossero arrivati nelle casse comunali, sottraendolo così ad Anas, che da tempo è pronta a farsi carico dell’esecuzione dei lavori.

Il provvedimento dà il via libera all’accordo sottoscritto il 26 marzo 2015 da Rete Ferroviaria Italiana S.p.a., gruppo Ferrovie dello Stato e Comune, per la «rimodulazione della realizzazione delle opere di viabilità comunale a farsi, con l’inserimento degli interventi di manutenzione straordinaria per la riapertura al transito veicolare della Galleria Vittoria.

L’accordo conferma Anas come soggetto attuatore dell’intervento di manutenzione straordinaria finalizzata alla rifunzionalizzazione della Galleria Vittoria. Il progetto esecutivo approvato dalla stessa giunta con deliberazione del 1 giugno 2021 per un importo pari a 2 milioni di euro.

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Intanto con ordinanza sindacale causa elevati livelli di smog al via il divieto di circolazione veicolare sull’intero territorio cittadino. Stop nei giorni di venerdì 25 giugno, dalle ore 11:00 alle ore 17:00 e sabato 26 e domenica 27 giugno 2021, dalle ore 8:30 alle ore 18:30. Per le autovetture e i veicoli commerciali Euro 0 ed Euro 1, comprese quelle classificate come “auto d’epoca” e/o “storica”. Poi veicoli commerciali ad alimentazione diesel N1, N2 e N3 di categoria inferiore o uguale ad Euro 3. Autovetture di categoria inferiore o uguale ad Euro 3, motoveicoli e ciclomotori di categoria inferiore o uguale ad Euro 1.

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