Mentre all’interno di Palazzo Reale sono in corso i tavoli di dialogo del G7 della Difesa, a piazza Garibaldi è tutto pronto per il corteo di protesta organizzato dalla Rete Napoli contro la Guerra. “Contro le vostre guerre” e “Palestina libera” sono solo alcune delle scritte che si leggono sugli striscioni impugnati da attiviste e attivisti di movimenti e associazioni che, mentre attendono gli ultimi partecipanti alla marcia di contestazione, si preparano a sfilare in una città blindata come non la si vedeva da tempo. Volanti a ogni angolo, aeri ed elicotteri in volo sui cieli della città, piazza del Plebiscito completamente inaccessibile.
Sono quasi le 16 quando il corteo, che ormai sembra aver superato le 200 persone, inizia ad avviarsi in marcia lungo Corso Umberto I. Cartelli e striscioni sono cresciuti e si sono moltiplicati a dismisura, come anche le bandiere. Tantissime quelle della Palestina, ma non mancano i simboli politici (Potere al Popolo) e i richiami alle organizzazioni e ai collettivi del territorio, come Insurgencia, Link, Uds e Coordinamento Kaos. Tra i volti noti che si sono uniti alla marcia, anche quello di Padre Alex Zanotelli, da sempre in prima linea contro le guerre e la violenza.
Articolo in aggiornamento
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