Arriva anche a Napoli con sei concerti in tre giorni il festival internazionale della musica etnica Ethnos. A esibirsi, nella cornice del Complesso e Chiesa di Santa Maria Donnalbina dal 12 al 14 settembre, saranno: Alba Careta y Henrio (Spagna) e Momi Maiga (Senegal/Spagna) giovedì 12 settembre; Tarta Relena (Spagna) e la produzione originale Il Mediterraneo e La Banda del Sud (Italia/Spagna) il 13 settembre; Almir Mešković & Daniel Lazar (Serbia/Bosnia) e Lemma (Algeria/Francia), sabato 14 settembre. Gli spettacoli partenopei del fest, organizzato da La Bazzarra, sono finanziati e promossi dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto Napoli Città della Musica.
Per venerdì 13, alle 19, inoltre, è in programma un panel tematico dedicato alla World Music nel Mediterraneo, con la partecipazione di professionisti del settore, operatori culturali e dello spettacolo italiani e catalani. A intervenire saranno Maria Lladó Ribot (Institut Ramon Llull), Carles Sala Marzal (Fabra I Coats, Comune di Barcellona), Ferdinando Tozzi (Comune di Napoli), Jordi Fosas (Fira Mediterrània di Manresa), Cinzia Venier (Taller de Músics), il giornalista Ciro De Rosa e il direttore artistico del festival internazionale Ethnos, Gigi Di Luca.
Ethnos e Napoli per valorizzare la cultura musicale del Mediterraneo
“Per la città di Napoli la musica non è solo un’arte, ma un tratto identitario, profondo e radicato, che ha saputo imporsi sulla scena nazionale e internazionale mantenendo una indiscutibile riconoscibilità. Ma la cultura musicale partenopea non è statica: cresce e si trasforma nel tempo, aprendosi a ritmi e suggestioni di altri luoghi. Dall’incontro si sprigiona la creatività, ed è in quest’ottica che l’Amministrazione ha scelto di sostenere, con Ethnos, uno dei capisaldi della world music nel nostro territorio”. Queste le parole di Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli.
“Con Napoli Città della Musica”, sottolinea il consigliere del Sindaco di Napoli per l’industria musicale e l’audiovisivo, Ferdinando Tozzi, “vogliamo anche puntare sulla valorizzazione culturale della città attraverso una delle sue migliori espressioni: la musica. E lo facciamo consolidando sinergie tra operatori e professionisti del settore locale e non, per una internazionalizzazione del comparto. Siamo ben lieti di accogliere l’esperienza e la storia del festival Ethnos che da 29 anni porta avanti un viaggio tra le musiche e le culture del mondo”.
“La musica del Mediterraneo tra tradizione e nuove sonorità è al centro dei 6 concerti che si terranno a Napoli. Ethnos, confermandosi punto di riferimento internazionale per la world music in Campania, ha stretto una prestigiosa collaborazione con istituzioni spagnole, presenti al festival con il focus Catalunya. Un importante momento di confronto per musicisti, istituzioni e addetti ai lavori sul tema dello sviluppo e delle coproduzioni nella world music”, infine, il commento del direttore artistico del festival, Gigi Di Luca.
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