Per un male incurabile si è spento nella notte, all’età di 64 anni, Paolo Rossi, il giocatore che con sei gol regalò all’ Italia il mondiale dell’82. Dopo Diego Armando Maradona il calcio piange un altro “grande”. Se ne va un giocatore simbolo, pallone d’oro e mito per tanti anni della nazionale italiana, il protagonista delle interminabili sfide con Brasile e Germania.
Dalle accuse alla vittoria del Mondiale
“Pablo”, come era soprannominato dopo il mondiale dell’82 , ha giocato in Juventus, Milan, Vicenza, Verona e Perugia. Nella sua storia, prima del mondiale, ci sono stati anche momenti difficili: fu accusato di aver truccato la partita Avellino-Perugia (nella quale firmò peraltro una doppietta), e venne squalificato dalla CAF per due anni. Bearzot fu tra i pochi a credere nella sua innocenza e lo convocò nell’82, regalando così alla Nazione una delle gioie sportive e sociali più grandi che la storia ricordi.
La famiglia e gli amici in campo
La moglie, la giornalista Federica Cappelletti, su Instagram lo ha ricordato pubblicando una foto e una frase (“Per sempre“) seguita da un cuore. Tre i figli: Sofia Elena, Maria Vittoria e Alessandro. Come per Maradona, arrivano in queste ore messaggio di cordoglio da società sportive e campioni storici del calcio mondiale.