A pochi giorni dal suo secondo anniversario come inquilino di Palazzo San Giacomo, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi aveva fatto il punto della situazione in città, evidenziando alcune criticità su cui è al lavoro l’amministrazione e sottolineando quanto fatto di positivo in questo periodo. La reazione della comunità politica alla sufficienza che l’ex rettore della Federico II si è autocriticamente dato, però, non lascia margine di dubbio: la giunta Manfredi continua a non convincere appieno. Dopo la critica dell’ex sindaco ed ex governatore Antonio Bassolino, ecco giungere quella del predecessore di Manfredi, Luigi de Magistris, che incalza: “Con il professor Manfredi ci vuole proprio un’operazione Pulcinella”.
La nota del portavoce di Unione Popolare
“L’amministrazione de Magistris che lo ha preceduto lo ringrazia, da una parte, perché ha raccontato, senza ammetterlo, di aver raccolto i frutti del nostro duro lavoro, dall’altra parte si impone un’operazione di verità perché il professor Manfredi ha il vizietto di non raccontare le cose come stanno”. Si apre così la nota condivisa dall’ex primo cittadino partenopeo sui social e pubblicata anche sulle pagine del quotidiano La Notizia. “Andiamo con ordine e solo per sintesi per ragioni di spazio”.
“Le assunzioni di personale che ha elencato”, prosegue la nota, “sono quelle programmate dalla nostra amministrazione, i treni della metropolitana e le stazioni acquistati e finanziate durante il nostro mandato ed anzi dovrebbe raccontare semmai dei ritardi di questa amministrazione, le strade indicate tutte da noi progettate e finanziate, si intesta addirittura ABC, per non parlare poi del molo San Vincenzo, dei progetti del mare e delle spiagge. Per i rifiuti ugualmente dicasi per gli investimenti di mezzi e personale da noi voluti in ASIA, ed anzi dovrebbe spiegare perché la città è più sporca avendogli lasciato un’azienda con un forte piano industriale; così come “nostri” tutti i progetti di verde, parchi e alberi, così come quelli di riqualificazione del centro storico unesco, per non parlare di restart Scampia che si intesta senza ritegno”.
L’attacco all’amministrazione Manfredi
L’attacco a Manfredi e alla sua amministrazione non ha fine. “Ha il coraggio di prendersi il merito del turismo quando anche i nostri più accaniti avversari ci hanno sempre riconosciuto quanto da noi pensato, programmato e realizzato in questa direzione ed anzi dovrebbe spiegare perché non interviene a gestire gli effetti collaterali di un turismo che se non governato rischia di modificare l’identità della nostra città. Anche le voci welfare, lavoro e politiche giovanili non sono altro che la continuazione di quanto restituito nel cambio di consegne tra le due amministrazioni”.
“Alcune cose invece l’amministrazione Manfredi le sta facendo”, afferma de Magistris, “ma non sono buone notizie per Napoli: l’assegnazione del patrimonio di qualità del comune ad un fondo così che i beni comuni verranno messi a profitto e privatizzati, la funicolare di Chiaia procede con tempi biblici, la variante al piano regolatore voluta dai poteri forti aprirà la strada a speculazioni e ulteriore consumo di suolo e poi si registrano passi indietro su legalità e trasparenza. Alla fine si prende anche dei meriti che sono invece del PNRR statale, anche qui con progetti presentati alla fine del nostro mandato: bus elettrici, piste ciclabili, edilizia scolastica e impianti sportivi”. Quindi, la stoccata finale: “Con il professor Manfredi”, conclude de Magistris, “ci vuole proprio un’operazione Pulcinella“.
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