Tentato omicidio. Questo il reato che la Procura di #Napoli Nord, contesta a Pasquale Pezzella, 36 anni, sottoposto a fermo di pm la scorsa notte nell’ambito delle indagini sull’aggressione ai danni di Nicola Liguori, dato alle fiamme mentre stava videochiamando la fidanzata.
L’aggressione
Liguori stava parlando, in videochiamata, con la fidanzata, seduto su una panchina in strada a Frattamaggiore, in provincia di #Napoli. “All’improvviso, ha raccontato la donna che parlava con lui al telefono, ho visto un’ombra alle spalle di Nicola Liguori, poi qualcuno ha lanciato del liquido, dopo poco le fiamme. Dopo poco la telefonata è caduta”.
Condizioni gravi
Il trentaseienne, che ha dei precedenti penali, è riuscito a correre fino al cortile di casa sua e a chiedere aiuto al fratello prima di svenire. La vittima dell’agguato incendiario è stata trasferita al Centro grandi ustionati del Cardarelli. La situazione è subito sembrata molto grave ai medici napoletani che hanno preferito trasferire in elicottero Liguori al Policlinico di Bari. Ha ustioni sul 35% del corpo e le sue condizioni sono considerate molto gravi: per lui prognosi riservata e coma farmacologico.
Il movente
L’aggressore avrebbe accusato Nicola Liguori del furto di un motorino. La vittima quella sera gli avrebbe risposto per le rime, facendo scattare, stando sempre alle parole del fratello della vittima, la spedizione di morte, probabilmente insieme a un complice.
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