Sono ufficialmente entrate in vigore le nuove regole relative al Super Green Pass. Dal 10 gennaio, infatti, sarà necessaria la certificazione verde che si ottiene solo con la vaccinazione o con la guarigione dal Covid per tutta una serie di attività potenzialmente complici della diffusione del contagio. Per viaggiare sui mezzi pubblici, oltre all’uso delle mascherine di tipo FFP2, è ufficialmente necessaria la certificazione rafforzata, che si tratti di treno, metro, autobus o aereo, su tratta locale, regionale e nazionale; sono esclusi dalla restrizione i voli internazionali. Stesso discorso vale per l’ingresso in palestre, piscine e strutture ricreative di sorta, per partecipare ai pranzi all’aperto, alle feste e alle cerimonie pubbliche e private, per l’accesso ai parchi tematici e di divertimento, alle sale gioco, scommesse, bingo e casinò.
La stretta sulle attività non arriva inattesa e, anzi, spiana la strada all’entrata in vigore di un primo obbligo vaccinale, relativo per ora ai soli over 50, che a partire dal 15 febbraio avranno bisogno del Super Green Pass per entrare al lavoro. Per accedere alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice, è altrettanto in vigore l’obbligo di Super Green Pass. In mancanza della terza dose, ma avendo concluso il primo ciclo vaccinale, l’accesso a questi presidi è concesso esclusivamente presentando un tampone dall’esito negativo eseguito nelle 48 ore precedenti. Non finisce qui, perché dal 20 gennaio la situazione è destinata a farsi ancora più complessa. Il Green Pass sarà obbligatorio anche per andare semplicemente dal barbiere, dal parrucchiere e dall’estetista, mentre dal primo febbraio la norma sarà estesa all’accesso presso qualsiasi ufficio pubblico, servizio postale, bancario, finanziario e alle attività commerciali. A conti fatti, insomma, il 2022 non sarà un anno semplice per i no vax.
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