Hanno varcato ufficialmente i cancelli del comune di Caserta, la prefetta Antonella Scolamiero, la viceprefetta Daniela Caruso e il dirigente economico-finanziario di seconda fascia Agostino Anatriello.
Sono i tre componenti della commissione straordinaria nominati dalla prefetta Volpe, su indicazione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Tempo di lasciare l’ufficio per Carlo Marino, il sindaco Pd al nono anno di mandato che poche ore dal commissariamento dell’ente ha subito annunciato di impugnare la decisione davanti al Tar del Lazio. Per il neo-team di commissariamento tappa lampo in Prefettura per i saluti istituzionali e per sbrigare le faccende burocratiche. Poi subito l’insediamento a Palazzo di Città. Intanto ieri mattina a consiglieri e assessori del comune di Caserta è stata notificata la sospensione dalla carica.
Le speranze di Marino
Per Marino, di fatto ufficialmente sospeso dall’incarico di primo cittadino, si configurano ancora alcune speranze.Se il Tar dovesse accogliere la sospensiva gli effetti del decreto di scioglimento vengono congelati temporaneamente. I commissari vengono sospesi, e gli ex amministratori potrebbero essere reintegrati in via cautelare alla guida del Comune. Se il Tar dovesse invece respingere la sospensiva il provvedimento resta pienamente valido, e l’amministrazione commissariale continua il proprio mandato. In questo caso per l’amministrazione Marino ci sarebbe l’ultima spiaggia, il consiglio di Stato.