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Carcere Secondigliano, ritrovati 7 telefoni nel reparto alta sicurezza

Ha nascosto della droga nei polsini della maglia di una tuta destinata al marito rinchiuso nel carcere di Salerno ma è stata scoperta e denunciata: protagonista della vicenda, la moglie di un detenuto che ha tentato di di far entrare sostanze stupefacenti, nel dettaglio circa 10 grammi di hashish, all'interno della casa circondariale. A darne notizia il sindacato della Polizia penitenziaria Uspp. È accaduto all'ufficio colloqui dove la donna si è presentata con un pacco destinato al marito, con all'interno del vestiario, tra cui una tuta da sport.

A Secondigliano non si fermano i controlli della Polizia Penitenziaria. Come disposto dalla direzione del carcere, le perquisizioni, gestite dalla comandante e dalla direttrice, sono intente a scovare i telefoni che i detenuti usano per avere contatti con l’esterno. Nei giorni scorsi sono stati ben 7, tra smartphone e microtelefoni, i dispositivi ritrovati nel reparto alta sicurezza Tirreno. Qui sono rinchiusi elementi pericolosi legati alla criminalità organizzata. Il presidente dell’Ufficio Statale Polizia Penitenziaria (USPP), Giuseppe Moretti, insieme al segretario regionale Ciro Auricchio hanno elogiato il lavoro svolto dalle forze dell’ordine, affermando: “Non danno tregua alle mafie nel carcere di Secondigliano con le operazioni che stanno svolgendo sempre con maggiore frequenza. La polizia penitenziaria di Secondigliano si sta distinguendo nell’attività di prevenzione nel ritrovamento di cellulari e droga”.

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