I Campi Flegrei tremano quasi senza sosta. Sono 53 le scosse segnalate nell’ultimo bollettino di monitoraggio dell’area flegrea, pubblicato dall’Osservatorio Vesuviano in relazione ai giorni dal 13 al 19 dicembre. L’entità dei terremoti non preoccupa, si è trattato di scosse di debole entità, con picco massimo di magnitudo 0.6 raggiunto con un evento sismico generato a una profondità di 1.6 km circa. La scarica non preoccupa davvero gli studiosi: l’evento peggiore degli ultimi tempi risale all’anno scorso, una scossa di magnitudo 3.3 registrata il 26 aprile 2020. Il peggior terremoto dei Campi Flegrei non solo in relazione agli ultimi vent’anni ma fin dal ’85. La recente catena di eventi, invece, si inquadra senza problemi nello spettro del bradisismo tipico della zona. Gli esperti hanno rilevato una diminuzione del valore medio di sollevamento dell’area, passato dai 13mm al mese dell’anno scorso ai 10 di questo. La produzione di Anidride Carbonica derivante dal processo vulcanico, invece, non sembra aver subito variazioni, ricordandoci sempre che la terra continua a muoversi, lenta ma inesorabile.

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