Aprire le scuole primarie subito dopo Pasqua. E’ questo l’imperativo del Governo. Col personale scolastico in parte vaccinato, il Ministro Patrizio Bianchi non vuole perdere nemmeno un giorno di lezione tra i banchi e spinge per una prossima riapertura. La conferma arriva anche da Mario Draghi «Se la situazione epidemiologica lo permette cominceremo a riaprire almeno le primarie e dell’infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni» ha dichiarato il premier in Senato.
Secondo gli ultimi dati del governo in Campania sono stati vaccinati 97.822 tra docenti, dirigenti, Ata e personale scolastico, 150mila se aggiungiamo anche operatori e educatori della scuola, 11mila quelli vaccinati nell’ambito universitario. (La Campania è seconda per numero di vaccini somministrati tra il personale scolastico dopo Lombardia). Il rientro in classe a breve potrebbe interessare presto 150mila scolaretti e 250mila alunni. Ma all’ennesima riapertura della scuola non mancano nuove incognite, come il rischio di una carenza di personale dovuta proprio alle somministrazioni del vaccino. Il rientro post festività pasquali coincide infatti con i programmi d’inoculazione della seconda dose, che potrebbero portare febbre alta e spossatezza tra i docenti costringendo di conseguenza a particolari turnazioni delle lezioni.
«Se il governo ci darà il via libera dopo Pasqua noi siamo pronti a rientrare», ha dichiarato l’assessore regionale all’istruzione della Campania Lucia Fortini. Ma come già accaduto in passato ad avere l’utlima parola sulla riapertua delle scuole in Campania potrebbe essere il presidente De Luca, che appoggerà la riapertura delle scuole in presenza solo dopo un attento monitoraggio della situazione epidemica con il comitato regionale per l’emergenza covid. Si preannunciano, poi, le ennesime polemiche tra genitori no dad, favorevoli alle riaperture e gruppi di genitori che temono invece il contagio tra i banchi.