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Campania pasticcio concorsone è scontro Regione – Governo

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Un decreto legge, quello 44, pensato per semplificare gli iter burocratici di assunzione nelle pubbliche amministrazione che in Campania pare aver complicato i passaggi per le assunzioni di coloro che hanno superato le prove del cosiddetto concorsone regionale, che oltre a essere funzionale all’assunzione per posizioni nell’ente regionale, prevede numerosi posti di lavoro anche in enti comunali che hanno demandato alla Regione la gestione del concorso, de facto poi effettuato da Ripam-Formez. Il decreto infatti prevede che per i concorsi in atto valga soltanto la prova scritta e si possa cassare l’orale, in modo da accelerare le assunzioni, così il Ripam ha reso noto che nel caso campano vi sarà una prova scritta esaminata dalla commissione al termine del percorso formativo previsto nella modalità di passaggio del concorso. A questo punto però a insorgere sono stati i Comuni, i quali lamentano il fatto che i candidati avrebbero già passato ben due selezioni scritte e che quindi questa ulteriore prova sarebbe di fatto inutile e porrebbe ostacoli all’idea che il decreto sottende, ovvero il fare presto e munire di quanto più personale possibile gli enti in difficoltà. Ripam ha però risposto che la decisione è stata presa in sintonia con quella che è stata una richiesta del governatore Vincenzo De Luca, rappresentando comunque di per sé uno snellimento rispetto alla mancata esecuzione della prova orale, inoltre ha ribadito che i tempi tecnici prevedono la prova in giugno, con assunzioni quindi da poter fare entro l’estate.

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