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Boom di contagi al Cardarelli, i vertici promettono soluzioni

La denuncia del sindacato FIALS è chiarissima: i reparti più affollati del Cardarelli sono “da bollettino di guerra”, ci sono ale in cui

La denuncia del sindacato FIALS è chiarissima: i reparti più affollati del Cardarelli sono “da bollettino di guerra”, ci sono ale in cui non è veramente possibile garantire l’isolamento ai positivi al Covid, con un conseguente boom di contagi tra ricoverati e sanitari. I focolai sono effettivamente in aumento, all’interno del presidio ospedaliero, che è stato costretto a sacrificare un’altra area per accogliere l’enorme afflusso di degenti positivi al coronavirus. La situazione precaria del reparto di Medicina d’Urgenza è denunciata a gran voce dai Sindacati, che in una nota hanno sottolineato come “la maggior parte dei pazienti giunge solo con l’esecuzione di tampone rapido antigenico e in attesa di referto molecolare, a volte senza averlo fatto”.

Reparti inadeguati

In Chirurgia d’Urgenza, ad esempio, sono stati risultati positivi 10 pazienti su 18, ai quali si sono aggiunti un’altra decina di infermieri. La risposta del Cardarelli al boom di nuovi positivi e alle difficoltà di tenerli isolati è stata chiudere il reparto di Medicina Interna 3 per convertirlo all’accoglienza dei casi Covid: una trasformazione inadeguata, per i sindacati, che hanno raccolto il malcontento del personale puntando il dito anche sulla disposizione per cui i positivi a bassa carica virale possono rimanere nei reparti non Covid. La direzione dell’azienda sanitaria ha prontamente risposto al malcontento riportato dai sindacati.

In cosrisa positivi asintomatici

“Il nuovo reparto Covid, in Medicina 3, serve per pazienti che non hanno patologie respiratorie e risultano affetti da patologie ma sostanzialmente sono positivi asintomatici” ha sottolineato il direttore generale del Cardarelli, Giuseppe Longo, “per questo non occorre la pressione negativa nelle stanze e ci sono misure di isolamento diverse”. Il capo della struttura ospedaliera ha poi aggiunto che i cluster sono inevitabili, a prescindere dagli sforzi di controllare pazienti e personale. La soluzione, però, potrebbe essere in arrivo, secondo Longo. Il manager dell’ospedale, infatti, ha annunciato un imminente potenziamento del personale a disposizione: “ho fatto un bando, a tempo determinato, per 20 nuove unità di infermieri, a cui hanno risposto già 2.800 candidati e domanda per circa 20 medici”.

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