Per Silvio Berlusconi, ricoverato da ieri al San Raffaele, la situazione rimane complessa ma stabile. La notte è trascorsa senza novità per l’ex premier. A darne notizia ambienti vicini all’imprenditore che sta continuando una terapia intensiva per ristabilire una corretta ossigenazione del sangue.

Problemi ematici che destano grande preoccupazione. E’ questa la patologia che ha causato l’aggravamento delle condizioni di Berlusconi.

I pesanti problemi di ossigenazione, che hanno messo sotto stress il sistema cardiovascolare e quello respiratorio, a rischio di infezioni, compresa la polmonite, potrebbero derivare anche da difficoltà del funzionamento del midollo spinale. Berlusconi era stato ricoverato ieri presso il nosocomio di Milano.

Processi e ricoveri per l’ex premier

Era stato dimesso il 30 marzo dal nosocomio milanese ma ora Berlusconi è stato costretto a un nuovo ricovero. A gennaio del 2022 era stato sottoposto a una serie di controlli della durata di otto giorni, mentre già un anno e mezzo fa erano iniziate delle complicazioni legate al Covid, che l’imprenditore di Arcore in un’intervista aveva definito “l’esperienza peggiore” della sua vita.

L’ex premier, infatti, aveva contratto il virus nel settembre 2020 ed era stato costretto a un ricovero di quasi 15 giorni. La degenza in ospedale era durata quasi un mese, fino al maggio del 2021, proprio a causa delle conseguenze del long Covid. Sempre nel corso di quei mesi c’era stato il rinvio del processo milanese Ruby Ter terminato con l’assoluzione per legittimo impedimento lo scorso febbraio.

Poi l’intervento a cuore aperto nel giugno del 2016 e nel gennaio di due anni fa il ricovero al Centro cardio toracico del Principato di Monaco per un problema di aritmia.

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