Non era mai accaduto che l’Ordine degli avvocati di Napoli impugnasse un provvedimento della presidenza del Tribunale. Il parlamentino forense di piazza Cenni, nella seduta del 18 marzo, ha anche deliberato l’astensione dalle udienze civili e penali per il prossimo 3 aprile con contestuale convocazione dell’Assemblea degli iscritti per denunciare le disfunzioni della giustizia. Ha spiegato Carmine Foreste, presidente del Foro di Napoli: “Quotidianamente registriamo gravi attacchi alla Giustizia, con intollerabili ripercussioni sulla tutela dei diritti dei cittadini, causati dalle carenze del personale oltre che quelle strutturali, che portano ad aberranti provvedimenti amministrativi. Gli ultimi due gravi colpi inferti al distretto di Napoli riguardano Ischia e la chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Napoli Nord. È IMPENSABILE CHE SI CHIUDA UN PRESIDIO GIUDIZIARIO PER MANCANZA DI PERSONALE AMMINISTRATIVO, È IL FALLIMENTO DELLO STATO DI DIRITTO, DEL GOVERNO E DI CHI AMMINISTRA L’UFFICIO GIUDIZIARIO. Siamo giunti ad un punto di non ritorno, per questo preannunciamo che, al netto dei provvedimenti che saranno deliberati dall’assemblea degli iscritti dell’Ordine di Napoli, IL COA impugnerà nelle opportune sedi (è stato dato mandato all’avvocato Alessandro Barbieri) i provvedimenti della presidenza del Tribunale di Napoli sulla scellerata gestione del settore penale della sezione distaccata di Ischia: SULLA QUESTIONE DELL’ASSENZA DI UN GIUDICE TOGATO PER IL SETTORE PENALE PER LA CELEBRAZIONE DELLE UDIENZE DEL GIOVEDÌ, A FRONTE DELLA RICHIESTA DEL COA DI NAPOLI di indire la procedura di interpello affinché un magistrato della sede centrale celebrasse ad Ischia le sole udienze del giovedì, con decreto del presidente del Tribunale si è invece stabilito che le udienze penali del giovedì di Ischia saranno rinviate dal giudice onorario ad una successiva udienza da celebrarsi a Napoli in base alla data calendarizzata dal giudice togato di Napoli; inoltre lo stesso giudice che tratterà le udienze di Ischia a Napoli, rinvierà le proprie udienze di Napoli ad una udienza successiva”.
Secondo il COA di Napoli, sarebbero inevitabili i danni derivanti dal provvedimento del Tribunale visti i ritardi nella trattazione dei processi e la mancanza di continuità della giustizia ischitana e di quella napoletana, con gravi ripercussioni sulla collettività per i disagi e danni ai cittadini dell’isola, alle forze dell’ordine e all’avvocatura ischitana, che dovranno recarsi a Napoli per trattare le udienze di Ischia a proprie spese, invece che mandare un togato presso la sezione per carenze di organico.
Potrebbe interessarti anche: Truffe sui bonus edilizi e reati fiscali, 13 misure cautelari