A quattro giorni dalla violenta tragedia che si è abbattuta sul comune di Casamicciola, sull’isola di Ischia, non accenna a placarsi la polemica sorta attorno alle denunce presentate alle autorità nei giorni precedenti al disastro.
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Sono tante, troppe le voci che circolano sulla consegna alle autorità competenti di denunce in merito alle condizioni del monte Epomeo. L’esempio più lampante, che sarà oggetto anche di indagine, sono le 23 email inviate dall’ex sindaco di Casamicciola, Giuseppe Conte, a pochissimi giorni dalla frana del 26 novembre. “Avevo scritto al prefetto di Napoli, al commissario prefettizio di Casamicciola, al sindaco Manfredi e alla Protezione Civile Campania: nessuno mi ha risposto”, aveva sentenziato Conte.
All’alba della proclamazione dello stato di allerta meteo arancione, Conte afferma di aver segnalato il pericolo per la popolazione della zona alle autorità e di averne chiesto l’evacuazione. Simili le parole pronunciate ai nostri microfoni da Peppino Di Costanzo, imprenditore del posto e titolare di Aenaria Viaggi: “Gliel’avevo detto che, se ci fosse stata un’altra frana, sarebbe successo qualcosa di grave”.
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