“Latu iuorno a Casoria, seee skiattat na rauottt, è ssè abbucat ‘u treraut, E sso carut tutti i miluun”, cantava Tony Tammaro nel ’97. A essersi ribaltato, però, stavolta non è stato un Apecar, ma qualcosa di decisamente molto più grosso e ingombrante. Non siamo a Casoria, ma sulla A16, la Napoli-Canosa, all’altezza di Baiano, dove un autocarro si è ribaltato, ingombrando completamente la strettissima carreggiata di un viadotto riversando al suolo lo spaventoso quantitativo di pomodori che trasportava.
Nell’incidente nessun ferito ma solo il traffico rallentato
Per fortuna, l’incidente avvenuto questo pomeriggio sul viadotto che, nel 2013 era stato teatro di quella spaventosa tragedia, non ha avuto uno sviluppo simile. Nessun morto né alcun ferito: solo centinaia e centinaia di pomodori sparsi al suolo e finiti sotto le gomme delle auto in marcia. Certo, un fatto potenzialmente pericoloso, per la viabilità stradale, ma per una volta alle persone in viaggio sulla A16 è andata bene.
Nello stesso punto quasi 10 anni fa la terribile strage del bus
Il tratto stradale oggi interessato dall’incidente dell’autocarro addetto al trasporto di beni agro-alimentari, sulla Napoli-Canosa, era finito al centro di un altro fatto di cronaca di tutt’altro tipo. Su quello stesso asfalto, infatti, nel luglio di quasi dieci anni fa, un pullman era precipitato nel vuoto tra Avellino e Baiano; nel corso della tragedia, erano state 39 le persone a perdere la vita. Un fatto gravissimo, che ha cambiato per sempre la sorte delle famiglie delle decine di vittime.
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