L’Osservatorio Federconsumatori rileva come ogni anno i costi dei prodotti tipici legati al periodo del Natale, dai regali agli addobbi, dagli alberi di Natale alle prelibatezze culinarie che al netto dei cibi nazionalpopolari a volte variano in base alle usanze dei singoli territori.
Tra i prodotti di Natale, ad esempio il dolce tipo panettone al cioccolato di un noto marchio ha subito l’incremento di prezzo più eclatante (pari al +30,82%), con una contestuale riduzione del prodotto del -11,76%. Ci sono differenze da settore a settore, ma certo è che fare i regali e permettersi un cenone di Natale abbondante costa sempre di più. E su regali e generi alimentari, a partire dal pesce fresco, non scherza neanche Napoli e la Campania. Anche nel capoluogo campano il cenone low-cost è un ricordo del pre-Covid.
A dare qualche numero degli aumenti in capo alle famiglie partenopee Federconsumatori e Confcommercio Napoli, che in una nota parlano di un aumento su generi alimentari e bevande alcoliche che tocca la soglia del 4% di aumento. Dati particolari quelli del cioccolato e del caffè, 8% di aumento per il primo, oltre il 13 per il secondo. Per chi vuole acquistare vongole le cose vanno tutt’altro che bene, quelle allevate si aggirano intorno ai 30 euro al chilo, quelle veraci sono alle stelle e superano quota 50 euro al chilo.
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