Armi, droga ed estorsioni, più l’aggravante del metodo mafioso e della finalità di agevolazione del clan Pezzella. Un duro colpo alla camorra è stato inferto da Polizia e Carabinieri, questa mattina, nell’area nord della provincia di Napoli, con gli arresti di 20 persone ritenute gravemente indiziate di vari reati eseguiti a vantaggio del clan camorristico attivo tra Frattamaggiore, Frattaminore, Crispano e territori limitrofi. Secondo quanto emerso dalle attività investigative portate avanti dai militari del Comando di Frattamaggiore e dagli agenti della Mobile di Napoli, il gruppo criminale non solo avrebbe estorto denato a imprenditori e commercianti della zona, ma avrebbe anche accumulato armi e munizioni per imporre con la forza la propria egemonia sul territorio in contrapposizione con i clan rivali, tra cui i Cristiano-Mormile.
Queste le attività del sodalizio criminale
L’attività di indagine coordinata dalla DDA partenopea, che stamane ha portato all’esecuzione delle ordinanze cautelari in carcere emesse dal GIP di Napoli, ha inoltre permesso di definire l’attività del sodalizio criminale sul fronte dello spaccio di stupefacenti. Hashish, marijuana, cocaina, crack: queste le sostanze messe in commercio nelle zone di Frattamaggiore e Frattaminore. Oltre questo, grazie alla collaborazione dei Carabinieri di Casoria, è stato possibile ricostruire ulteriori episodi estorsivi, commessi con ripetuti atti violenti e intimidatori. A essersi resi responsabile di questi ultimi, alcuni individui riconducibili a un’articolazione del clan Pezzella.
Potrebbe interessarti anche: 27 arresti a Pomigliamo d’Arco: blitz dei carabinieri
Oppure: Camorra a Pomigliano, il sindaco: “Le mie parole strumentalizzate”
Segui SiComunicazione su Google News