E’ morto Claudio Garella, è stato il portiere del #Napoli nella stagione del primo scudetto. Un protagonista dell’indelebile storia azzurra. Garella è morto a Verona, a 67 anni, per problemi cardiaci in seguito a un intervento chirurgico. Fu il portiere del primo scudetto dell’Hellas, poi arrivò al Napoli conquistando il titolo anche in azzurro con Maradona. L’avvocato Gianni Agnelli lo definì: «L’unico portiere che parava senza mani». Famose, infatti, le sue respinte con i piedi.
Una promessa del calcio, l’inizio con Lazio e Torino
Piemontese e portiere di talento, Garella debutta nel Toro a soli 18 anni. È il 28 gennaio del 1973 quando Gustavo Giagnoni lo manda in campo al posto di Luciano Castellini, infortunato. Nessun gol subito alla prima, doti già parecchio al di là del normale.
Il portiere degli scudetti incredibili: Napoli e Verona
La svolta sembra arrivare alla Lazio dove tra alti e bassi Garella è il vice di Pulici. Nell’estate del 1978, dalla Lazio va alla Sampdoria, in Serie B. Claudio passa poi al Verona, con cui vince il campionato di B nel 1982, due finali di Coppa Italia e un primo, incredibile, scudetto.
Nel 1985 Garella, per suo desiderio, arriva al #Napoli. “Sognavo di giocare con il più grande e ci sono riuscito” aveva detto riferendosi a Maradona. Ottavio Bianchi si fida di lui e lo tiene a guardia di una porta che si rivelerà fondamentale. Il 10 maggio del 1987 Garella si laurea di nuovo campione d’Italia con il Napoli.
Storiche le parate contro la Juve di Agnelli
Tifoso del Toro da ragazzo, nelle partite con i bianconeri il portiere si esalta. “Garella è il miglior portiere al mondo. Senza mani, però”, diceva sempre di lui l’Avvocato Agnelli.
Nella stagione successiva al primo scudetto del #Napoli il n°1 è però tra gli imputati per il mancato bis. Garella riparte dall’Udinese, poi l’Avellino e infine un grave infortunio. A 35 anni saluta il calcio. Napoli ora piange un altro protagonista di quello storico scudetto.
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