Le indagini sul caso delle violenze al Parco Verde si allargano. Sugli stupri ai danni di due cuginette neppure adolescenti, ora, sono al lavoro non solo la Procura per i minori e la Procura di Napoli nord, ma anche gli uffici della sede del Centro Direzionale di Napoli. Mentre alla prima, guidata da Maria De Luzenberger, spetta l’approfondimento sul ruolo dei minori coinvolti negli stupri e alla seconda, coordinata da Maria Antonietta Troncone, il procedimento nei confronti dei maggiorenni coinvolti nell’oscena vicenda, la Procura di Napoli ora ha deciso di seguire la pista dell’eventuale produzione e diffusione di materiale a sfondo pedopornografico.
Uno dei video degli abusi, prodotto da un maggiorenne con il cellulare, potrebbe infatti essere finito in rete, verosimilmente scambiato o venduto sulle piattaforme dove circolano materiali illeciti di questo tipo. Un orrore, quello della violenza subita dalle due piccole, a cui sembrerebbe sommarsi ora un secondo incubo, quello della circolazione delle riprese degli abusi. La scoperta della vicenda e l’apertura di un caso che ha giustamente suscitato un enorme clamore mediatico, ha fatto smuovere i vertici di Governo, che continuano a mostrare volontà di impegnarsi per far sì che la realtà al Parco Verde, ora, cambi. Lo stesso ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è atteso al tavolo per il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in Prefettura di oggi, nel corso del quale continuerà a essere discusso il centralissimo tema della gestione del Parco Verde di Caivano.
Potrebbe interessarti anche: Gambizzato nel corso di una rapina: il VIDEO delle telecamere
Oppure: Gambizzato nella rapina. Emilia, “Nessuno deve soffrire come noi”
Segui SiComunicazione su Google News