La vittoria alle elezioni per la coalizione di centrodestra, tra le altre cose, significa la fine del reddito di cittadinanza. La misura, introdotta dai 5Stelle, però, è molto cara agli italiani e, tra i napoletani, c’è già chi non vede di buon occhio le imminenti scelte politiche che il governo potrebbe fare, dovessero la Meloni e i suoi alleati tener fede alle promesse fatte in corso di campagna elettorale.
L’intesa tra FdI, Moderati, Lega e FI
Tra Fratelli d’Italia, Noi Moderati, Lega e Forza Italia l’intesa sul reddito di cittadinanza c’è sempre stata. Le promesse fatte in merito vedrebbero l’abolizione dello strumento di aiuto alle famiglie per poi introdurne uno nuovo, che tuteli chi non ha effettivamente reddito, gli effettivamente fragili, i disabili, gli over60 e affini. Per chi non è in grado di lavorare, invece, l’ipotesi è di avviare percorsi di formazione dedicati, oltre a effettuare un potenziamento delle politiche dedicate al lavoro.
La reazione dei partenopei
Tra i napoletani, però, la vittoria a livello nazionale della coalizione di centrodestra non è stata presa benissimo. La vittoria in regione dei Cinque Stelle, seguiti a ruota dal PD di Letta, non è che la conferma del desiderio degli elettori campani di non vedersi privati di quell’aiuto in certi casi fondamentale per poter condurre una vita il più possibile normale.
“Io che sono padre di un ragazzo disabile e autistico e non posso lavorare, che devo fare: Giorgia Meloni, mi devo buttare?”. Così ha raccontato un napoletano in fila davanti l’ingresso di un banco dei pegni in centro città. “Io avrei votato più Conte: da percettore del Reddito, almeno lui ha fatto qualcosa”, ha raccontato ai nostri microfoni un altro cittadino. “Speriamo solo che ora la Meloni pensi a risolvere i problemi di Napoli, perché i problemi di Napoli sono tanti”.
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