Questo pomeriggio, attiviste e attivisti del Laboratorio Insurgencia e Coordinamento Kaos sono scesi in piazza Bovio per presidiare gli uffici della ZIM, nota azienda israeliana attiva nel settore del trasporto delle merci in container. In strada a Napoli, i pro Palestina hanno subito incontrato l’alt delle forze dell’ordine, che hanno impedito loro azioni di contestazione più marcata. Come rimarcato nella nota diffusa dagli attivisti, la ZIM avrebbe “importanti ruoli a livello logistico nel trasporto di armi verso Israele”, rivestendo in questo modo un ruolo importante nel rifornimento bellico dello Stato che sta portando guerra e distruzione in Medio Oriente.
La nota degli attivisti pro Palestina contro la ZIM
“Un’azienda complice del genocidio del popolo palestinese la cui presenza su Napoli per noi è inaccettabile da sempre, ancor di più dopo il pronunciamento della corte penale internazionale di ieri: da più di 24 ore a livello internazionale e stavolta ufficialmente supportare Israele vuol dire supportare dei criminali di guerra”. Si apre così la nota diffusa da attiviste e attivisti pro Palestina, che poi continua ricordando le occupazioni universitarie di questi giorni. “Siamo al fianco, in supporto di chi ha occupato le Università Federico II e Orientale: dagli studenti riparte il movimento contro la guerra, contro lo sterminio dei palestinesi e per un mondo dove tacciano i cannoni”. In calce, la nota ricorda l’appuntamento del corteo serale che chiuderà le giornate di occupazione universitaria e rilanciando il corteo nazionale di Roma del 14 dicembre contro il ddl 1660.
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