Andrà in scena mercoledì 20 novembre, al Teatro “Eduardo De Filippo” di Arzano, l’opera della drammaturga canadese di origini algonchine Yvette Nolan “Disconnessione”. La traduzione dell’opera, rappresentata per la prima volta in assoluto in Europa, è prodotta dalla compagnia Piccola Città Teatro nell’ambito della rassegna teatrale “Tracce Dinamiche”, dedicata all’innovazione e alla sperimentazione.
La rassegna, diretta da Ettore Nigro, torna anche quest’anno al “De Filippo” di Arzano, insieme con la giovane compagnia Piccola Città Teatro, che si distingue per il suo impegno a livello campano e nazionale promuovendo collaborazioni tra giovani artisti e valorizzando la drammaturgia contemporanea anche proponendo riscritture innovative dei classici.
N.B. Per cause di natura tecnica, si apprende, l’evento del 20 novembre sarà riservato alla stampa e agli addetti ai lavori. “Disconnessione” verrà riproposto al pubblico a partire da gennaio 2025.
“Disconnessione” e la mission di Piccola Città Teatro
Uno dei principali filoni artistici di Piccola Città Teatro è quello di portare in scena opere che affrontano temi come la disuguaglianza di genere e danno voce alle minoranze, contribuendo a stimolare una riflessione culturale e sociale attraverso il teatro. “Disconnessione” si inserisce perfettamente in questa linea artistica, con l’obiettivo di far conoscere e diffondere la drammaturgia indigena contemporanea in Italia e in Europa.
Il testo è stato tradotto da Sara Riccetti Selim – traduttrice, regista e dottoranda in Studi di Lingua, Letterature e Traduzione Inglese all’Università La Sapienza di Roma – che ha curato anche la regia dello spettacolo. Il progetto di traduzione e messa in scena di “Disconnessione” ha vinto il prestigioso Translation Grant del Canada Arts Council nel 2023 e ha ricevuto il patrocinio dell’Ambasciata del Canada in Italia.
“Disconnessione” ha debuttato in Canada nel 2012 e, negli anni successivi, è diventato sempre più attuale, trattando temi come la discriminazione legata all’età, l’ineguaglianza di genere, l’eccessiva dipendenza dalla tecnologia e la crisi climatica. Quest’opera si rivela particolarmente profetica oggi, in un momento in cui i governi di tutto il mondo riconoscono l’urgenza di collaborare con le comunità indigene per la salvaguardia dell’ambiente.
Potrebbe interessarti anche: I Girasoli, omaggio a tre figure iconiche del cinema italiano
Oppure: L’Amica Geniale Experience, concerto al Teatro Instabile di Napoli
Segui SiComunicazione su Google News