Lavoratori della scuola in sciopero. La mobilitazione, proclamata da Flc Cgil, è stata animata in tutta Italia da manifestazioni, presìdi e flash mob previsti in 40 città e che ha riguardato anche personale dell’università e degli enti di ricerca, accademie e conservatori e Istituti Aninsei. Alla base della protesta c’è la rivendicazione di “un contratto giusto e un lavoro stabile”.
La legge di bilancio presentata in Parlamento nei giorni scorsi, infatti, “non prevede – si legge in una nota -risorse aggiuntive per i rinnovi contrattuali 2022-2024 e non risolve il problema del potere d’acquisto dei salari a fronte del 18% circa di inflazione. A questo si aggiunge l’annoso problema del precariato: un lavoratore su quattro fra ATA e docenti non ha un contratto stabile e questo arreca un danno non solo alle vite di lavoratrici e lavoratori, ma anche alla didattica e alle studentesse e agli studenti”.
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