“Io ti curo non aggredirmi”. È questo il testo del messaggio stampato sulle pettorine indossate dal presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, Bruno Zuccarelli, dal presidente della commissione Albo Odontoiatri, Pietro Rutigliani, e da tutti i membri del Consiglio direttivo dell’Ordine dei medici nel corso della cerimonia del Giuramento di Ippocrate. L’evento ha visto la partecipazione di 530 giovani che hanno iniziato il loro percorso professionale. Il messaggio contro le aggressioni “è un disperato appello con il quale abbiamo voluto rivolgerci direttamente ai cittadini. La situazione è talmente grave che tra i ragazzi in sala, che sono da poco meno di un anno nelle corsie, c’è già chi ha subito aggressioni”. Presenti tra gli altri, il governatore campano Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, i rettori delle Università Federico II, Matteo Lorito, e Luigi Vanvitelli, Francesco Nicoletti.
Durante la cerimonia del Giuramento di Ippocrate, il governatore della Campania De Luca è intervenuto sulla questione del numero chiuso: “Hanno aperto una discussione a livello governativo sull’eliminazione del numero chiuso. Da quello che ho capito è un’altra grande truffa. Il numero programmato – sostiene De Luca – rimane fisso, siamo arrivati a 25mila medici. A medicina si iscrivono tutti quanti, però dopo sei mesi si fa un test sulla base di domande fatte a livello nazionale non si sa da chi. Quindi, noi siamo andati avanti su un piano di pura demenzialità per anni. Stiamo rovinando un’intera generazione, ma facciamo finta di niente: ci sono ragazzi che si chiudono in casa per un anno per tenere in piedi questo marchettificio rappresentato dai quiz che non c’entrano niente con la sanità”.
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