Non un tragico incidente stradale. Dietro la morte di un giovane di 20 anni e il ferimento di un 18enne si nasconde una verità ancora più drammatica. Uno speronamento cercato, voluto, per colpire il giovane rimasto ferito. Una vendetta consumata nell’ambito di un regolamento di conti per una relazione non gradita. A pagarne le conseguenze perdendo la vita è stato Corrado Finale, 20 anni.
Cosa è successo sabato notte?
Il fatto è accaduto in via Del Mare a Marano. Il giovane, intorno alle 4,30 di sabato notte, era alla guida di uno scooter, su cui viaggiava anche l’amico 18enne reale obiettivo della furia di Aurelio Taglialatela, 19 anni, nipote di un noto boss di Marano, elemento di spicco del clan Nuvoletta-Polverino che con la sua auto ha travolto, volutamente, i due ragazzi in sella al motoveicolo.
Finale è morto nei minuti successivi all’arrivo dei soccorsi, mentre l’amico è ricoverato all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli rimediando fratture in vari punti del corpo per una prognosi di 30 giorni. Entrambi i ragazzi a bordo dello scooter non indossavano il casco al momento dell’impatto. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della locale compagnia e dai magistrati della Procura Napoli nord, Taglialatela avrebbe inseguito i due giovani a bordo del mezzo, e dopo un violento litigio, li avrebbe travolti con la propria auto.
Le cause della lite in strada
Il motivo della lite è riconducibile a questioni sentimentali e l’episodio è solo l’ultimo di una serie di dissidi e screzi avvenuti nei mesi precedenti: il passeggero del motoveicolo aveva avuto una relazione in passato con una familiare del conducente dell’auto. I carabinieri hanno rinvenuto sul luogo dell’impatto rottami appartenenti all’autovettura e questi dettagli insieme alle testimonianze, hanno portato all’identificazione del presunto responsabile, il quale si è poi presentato presso la caserma dei Carabinieri confermando la dinamica dell’incidente e le motivazioni del gesto. L’accusato è stato posto in stato di fermo e tradotto presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.
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