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G7 Cultura, i dettagli del programma a Napoli e Pompei

utti pazzi per gli scavi gratis, la città antica presa d’assalto dai turisti

Siamo nel marzo del 2017, a Firenze viene ospitato quello destinato ad essere l’ultimo G7 della cultura tenutosi in Italia. Sono passati 7 anni e ora tocca a Napoli e Pompei

Le date del G7

La riunione dei ministri della cultura G7, nel quadro della Presidenza italiana del gruppo, si terrà il 20 e 21 settembre, al Palazzo Reale di Napoli. Tappa che verrà affiancata anche da una visita delle delegazioni al parco archeologico di Pompei e da un concerto dell’orchestra Scarlatti nel giorno d’apertura sotto la direzione d’orchestra di Beatrice Venezi. Momento musicale che si terrà nella suggestiva location della Palestra grande. Subito dopo una cena sempre nel sito archeologico diretto da Gabriel Zuchtriegel.

Le dichiarazioni del sindaco di Pompei

“Nessuna comunicazione” è giunta al Comune di Pompei circa conferme, cancellazioni o modifiche al programma del G7 della Cultura” erano state queste le parole del primo cittadino di Pompei Carmine Lo Sapio. Una situazione non certo edificante per un appuntamento istituzionale di questa caratura. Il caos legato allo scandalo Sangiuliano ha sicuramente rallentato le cose, non facilitando il lavoro allo staff del neo ministro della cultura Alessandro Giuli.

I temi del G7 Cultura del 20 e 21 settembre

Il sostegno all’Ucraina per la tutela e la ricostruzione del suo patrimonio culturale, l’impatto dell’intelligenza artificiale sulle industrie creative, la lotta al traffico illecito delle opere d’arte e la gestione degli effetti dei cambiamenti climatici sui beni culturali saranno al centro del dibattito dei Ministri nella prima giornata dei lavori, il 20 settembre. 

Il giorno successivo, i G7 si confronteranno con la Presidenza e la Commissione dell’Unione Africana e altri partner internazionali sulle opportunità offerte dalla cultura per lo sviluppo sostenibile del Continente, con l’intento di promuovere collaborazioni e attività di formazione a beneficio delle istituzioni culturali africane.

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