“I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer (inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro) almeno nelle carcere di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute”. Lo ha detto il procuratore di NAPOLI Nicola Gratteri nel corso della conferenza stampa indetta per fare il punto un un blitz anticamorra dei carabinieri nel Casertano che ha consentito di arrestare, come ha sottolineato il procuratore “trentadue presunti innocenti”. “Mi è stato detto – ha aggiunto il procuratore di NAPOLI – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni”