Una storia che ha dell’incredibile ha gettato nello sconforto le comunità di Napoli, Caserta Latina e quella di un piccolo comune della provincia di Salerno. Una vicenda che, se confermata, sarebbe una di quelle tragedie difficili da dimenticare.
I fatti
Si è presentato negli uffici della Questura di Caserta, per confessare ben quattro omicidi commessi nel tempo durante la sua attività lavorativa di badante. Gli uomini della Questura hanno di fronte il napoletano Mario Eutizia, 48 anni, residente nella zona Maddalena a Napoli. La sua confessione, è andata avanti per ore. Poi l’interrogatorio del pubblico ministero Annalisa Imparato della procura di Santa Maria Capua Vetere. Proprio secondo le indagini di quest’ultima il racconto dell’uomo, snocciolato dettaglio per dettaglio per ogni singolo omicidio, corrisponderebbe alla realtà dei fatti anche se per la vicenda, particolarmente delicata, non può essere esclusa alcuna ipotesi. E il lasso temporale in cui sarebbero avvenuti tutti i delitti sarebbe particolarmente ampio. Tutti messi in pratica con lo stesso crudele modus operandi, la somministrazione di farmaci antitumorali per condurre al decesso degli anziani che assisteva.
I primi due casi risalgono a circa 10 anni fa, periodo in cui Eutizia era di servizio a Latina. Ma le due vittime nel Lazio sono ancora in fase di completa identificazione. Gli altri due molto più recenti, entrambi avvenuti in Campania. Risalente al dicembre del 2023 il 48enne ha confessato l’omicidio di un paziente a Casoria, circa 4 mesi dopo, il 4 marzo di quest’anno sarebbe stato esecutore dell’ultimo avvenuto a Vibonati, in provincia di Salerno.
“Ho agito per empatia, mi sono costituito perché continuando a lavorare nel mio settore, avrei ucciso altre persone” Questo uno stralcio delle dichiarazioni rese alla magistratura da Eutizia, che nel frattempo è stato tradotto nel carcere Uccella di Santa Maria Capua Vetere.
Il 48enne è rappresentato legalmente dagli avvocati Antonio Daniele e Gennaro Romano.