Il sindaco Gaetano Manfredi fa chiarezza dopo il crollo nella Vela celeste distinguendo l’emergenza sfollati dal tema dell’assegnazione delle nuove case. Da oggi i inizia l’esodo degli sfollati che sono circa 700 che si recheranno alla Municipalità per chiedere il contributo, il Comune ha messo a disposizione già un milione, oppure una sistemazione in uno degli alberghi che si trovano tutti fuori città. Quanto alle nuove case che saranno 433 a fronte di 507 nuclei censiti, alcuni non hanno i requisiti per un nuovo alloggio, Manfredi risponde così: «In questa fase è stata già fatta una valutazione attenta dei requisiti della platea e la larga maggioranza ha tali requisiti, poi esistono situazioni marginali che sono sotto attenzione e che continueremo a seguire».
Via allo sgombero della Federico II
Da oggi inizia quindi lo sgombero dell’Università che deve essere liberata entro il 15 agosto. Quella di ieri è stata una giornata intensa sia sul fronte del Comune che per i Comitati delle Vele che dopo un’assemblea notturna proprio all’Università hanno dato il via libera al Piano Manfredi – ovvero il contributo o la sistemazione in albergo. «Il popolo delle vele ha dato il suo ok -si legge in una nota- ora il Comune si impegni ad avviare quanto prima la macchina organizzativa: aprire gli uffici della Municipalità e iniziare il piano di sistemazione per tutte le famiglie, circa trecento, accampate nella sede dell’Università da dieci giorni. E mettere da subito a disposizione le strutture alberghiere resta prioritario per consentire alle famiglie di tornare ad una normalità».
La questione “contributo”
Poi il passaggio sul contributo: «Anche sul mantenimento economico proposto dal Comune c’è il pieno benestare: alle famiglie potrà essere consentito di scegliere in maniera autonoma la modalità con cui utilizzarlo». Dunque in un paio di settimane – ma la sensazione è che si farà molto prima – gli sfollati troveranno una sistemazione se anche se provvisoria.
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