Grande commozione a Cesa per il funerale di Marco e Claudio Marrandino, di 40 e 29 anni, vittime della furia omicida del 53enne Antonio Mangiacapre, originario, come i due giovani, di Cesa, ma residente a San Cipriano di Aversa. Un duplice delitto che non ha ancora un movente credibile. Nessuno crede al tragico epilogo per una lite per motivi di viabilità, come ha tenuto a precisare, ancora una volta anche il sindaco Guida dall’altare. Ad officiare la cerimonia, con diversi sacerdoti tra cui don Maurizio Patriciello, il vescovo di Aversa Angelo Spinillo che ha scelto la pagina del vangelo di Caino e Abele per sottolineare la violenza dell’uomo contro l’altro uomo, del fratello contro il fratello. Dall’altare anche l’onorevole Gianpiero Zinzi, amico di Marco che ha affermato: «Ho provato rabbia per questo vuoto. Questa tragedia rappresenta il fallimento di una società che non consente di vivere alle persone perbene. Ma non possiamo far prevalere la rabbia. Cerchiamo la verità non la vendetta».

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