Dove ci porterà l’Intelligenza Artificiale? È nel tentativo di rispondere a questa domanda e di analizzare le diverse opportunità offerte dall’AI che il Mattino ha organizzato all’Università Federico II di Napoli, nella sua sede di San Giovanni a Teduccio, un dibattito corale, al quale tra gli altri ha preso parte – in video collegamento – anche il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, intervistato dal vicedirettore del quotidiano partenopeo Francesco de Core. Un convegno per parlare di un futuro che, in un certo senso, è già presente, anche a Napoli, come ha sottolineato il direttore del quotidiano Il Mattino, Roberto Napoletano.

Il punto del sottosegretario Barachini

“Vogliamo tornare a dire che il sostegno all’informazione è fondamentale. Lasciamo da parte tutto il passato nel quale si diceva che il sostegno pubblico all’informazione non era più adeguato. È necessario, il sistema italiano ne ha bisogno”. Lo ha detto Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, intervenuto in videocollegamento al convegno. “Abbiamo riformato il sistema di contribuzione all’informazione primaria, cioè le agenzie di stampa, stiamo rivedendo alcuni parametri. Pochi giorni fa l’Agcom è intervenuta per dire che non soltanto il numero delle copie distribuite è un parametro di pluralismo”.

“Sono d’accordo, non è l’unico, ma anche sostenere realtà che stanno sul mercato è fondamentale, perché poi la diffusione di un contenuto fa premio anche sulla qualità dello stesso”, ha aggiunto Barachini, segnalando la necessità di “riportare le nuove generazioni nelle edicole, che oggi sono sempre meno e sono sempre più chiuse. La domenica è difficile trovare un quotidiano, non riusciamo ad attivare servizi di delivery dei quotidiani a casa e sarebbe strategico per gli anziani, ma nelle edicole si presentano persone che hanno più di 50 anni. È problematico, i giovani in Italia non leggono molto, non acquistano riviste o quotidiani”.

Il messaggio del ministro Zangrillo

“Al mio arrivo ho trovato una pubblica amministrazione colma di tante persone con delle significative competenze tecniche e una pubblica amministrazione molto povera dal punto di vista delle capacità manageriali, dove ci si preoccupa del proprio profilo di competenza tecnica ma dove sfugge la necessità di dedicarsi alla valorizzazione del capitale umano”. Così ha iniziato il suo intervento al convegno sul futuro e sulle possibilità applicative delle AI il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.

“Ho una classe dirigente eccellente fatta di grandi professionisti, persone che hanno orgoglio di appartenenza e fanno questo mestiere con grande passione, ma che hanno un approccio troppo specialistico e poco attento alla gestione delle persone, del capitale umano. Oggi abbiamo un gran bisogno di una classe dirigente capace di valorizzare Il capitale umano, perché abbiamo necessità di far crescere le nostre persone accompagnandole a un processo di cambiamento molto profondo e complesso. Sto lavorando moltissimo su questo fronte, sulla necessità di allineare la nostra classe dirigente a un modello manageriale che renda consapevoli i nostri manager del fatto che non è sufficiente avere una competenza tecnica, ma se vogliamo far funzionare la nostra pubblica amministrazione dobbiamo preoccuparci di gestire correttamente Il nostro capitale umano”.

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