La paura è tanta, a Pozzuoli. Dopo la scossa di ieri mattina di magnitudo 3.6, le chiamate da parte dei cittadini per segnalare danni agli edifici sono continue. I 37 addetti del Comune di Pozzuoli, sostenuti dalle 11 squadre di vigili del fuoco, si dividono per proseguire nelle verifiche. Fino al pomeriggio di ieri sono 182 quelle già effettuate che hanno portato a 37 ordinanze di sgombero con l’evacuazione di 46 nuclei familiari. Se il trend si manterrà su queste percentuali, il 20% circa di sgomberi rispetto alle richieste di verifica, alla fine degli ottocento controlli ci saranno 160 edifici sgomberati. I primi controlli sono stati effettuati sulle scuole di Pozzuoli.
Tendopoli sempre aperte dopo le forti scosse a Pozzuoli
Ieri i risultati delle verifiche sono stati presentati al sindaco che ha annunciato la revoca dell’ordinanza di chiusura di tutti i plessi scolastici della città a partire da venerdì mattina. Venerdì resteranno ancora chiusi, però, tre istituti superiori – il Virgilio, il Tassinari e il Pareto – per i quali sono già previsti piccoli interventi di manutenzione prima di poter riaprire. Resta il problema degli sgomberati che non rimarranno in tenda con un’ordinanza si vedranno assegnata una sistemazione più strutturata in accordo con Federalberghi dei Campi Flegrei oltre altre possibilità.
A dichiararlo, il capo della Protezione Civile regionale, Italo Giulivo, che ha partecipato a un vertice nella sede della Protezione civile di Pozzuoli. Giulivo ha parlato dei numeri preoccupanti di richieste di verifiche, della necessità di guardare a un futuro che, senza sisma bonus, sarà difficile da concretizzare. E sono state individuate due aree per la realizzazione dei campi fissi che sarà garantita da finanziamenti specifici per le situazioni di emergenza che resteranno sempre attivi e saranno dotati di toilette mobili e di cucine da campo.
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