Il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca ha preso parte al convegno “l’autonomia regionale differenziata, solidarietà e territori” a Napoli nella sede della fondazione del banco di Napoli.
«È evidente che siamo difronte a un tentativo di ricatto politico che noi non accetteremo mai. Non perdete tempo dico ai nostri interlocutori: vi dovete solo augurare che Vincenzo De Luca abbia un infarto fulminante ma godo ancora di buona salute, facendo gli scongiuri». Sono parole che lasciano poca interpretazione quelle del governatore De Luca durante il convegno legato alla discussione sul disegno di legge del ministro leghista Roberto Calderoli
“Qui nessuno ha voglia di combattere. Per ricevere fondi si arriva anche a non ì difendere i diritti come si fa da uomini e non da servi». In sala si vocifera di stoccata indirizzata al primo cittadino di Napoli. Secondo le logiche deluchiane, Manfredi potrebbe essere colpevole di non aver appoggiato la sua iniziativa romana. Una vera e propria marcia nella capitale per incontrare il governo e chiedere spiegazioni in merito ai notevoli ritardi per lo stanziamento dei fondi di sviluppo per il meridione. Tutti sanno come è finita, De Luca, accompagnato da decine di sindaci della Campania è quasi venuto al contatto fisico con il cordone delle forze dell’ordine nei pressi di Palazzo Chigi.
De Luca non nomina Manfredi ma è chiaro il gelo tra i due.
