3850 arresti effettuati, oltre 12mila persone denunciate: una media di dieci fermi e 33 querele al giorno. Sono questi i numeri resi noti dall’Arma dei Carabinieri per quest’anno, dodici mesi che hanno visto i militari agire ad ampio spettro sull’intero territorio regionale e provinciale.
Sono 15, ad esempio, i latitanti assicurati alla giustizia dai Carabinieri: l’ultimo della lista, Gabriele Pesacane, vertice del clan omonimo. Fondamentale, sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata, anche il coordinamento con le procure e tribunali del territorio e la Direzione Distrettuale Antimafia partenopea. Importante il lavoro che ha permesso di documentare e ricostruire l’operatività del clan Di Lauro. Nel corso delle indagini, sono risultati indagati anche Tony Colombo e Tina Rispoli, la coppia che, nel 2019, era convolata a nozze con una cerimonia a dir poco pomposa.
Emblematico il caso di Caivano, sul fronte del contrasto alle infiltrazioni mafiose. Nel comune dell’hinterland, i militari hanno contribuito alla ricostruzione dell’inserimento coatto della camorra nella sfera della politica amministrativa locale. La classica azione di contrasto alla diffusione di stupefacenti sul territorio. Durante tutto il 2023, i militari hanno sequestrato oltre 2800 chilogrammi di droga: qualcosa come 8 chili al giorno. Numerosi anche le armi detenute illegalmente e poste sotto sequestro dai Carabinieri: 147 quelle da fuoco, 163 quelle da taglio, oltre a 67 “armi improprie”: tra queste, il nunchaku utilizzato qualche giorno fa da un uomo per strozzare la sua compagna.
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