Sabato 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, anche napoletane e napoletani si stanno organizzando per scendere in strada. Da un lato, la grande adesione partenopea alla piazza nazionale di Roma chiamata da Non Una Di Meno. Dall’altro, il corteo patrocinato dal Comune dal lungomare al Plebiscito.
Napoli presente alla piazza nazionale di Non Una Di Meno
“Contro la violenza patriarcale saremo marea, inarrestabile e furiosa! Rivendichiamo l’autodeterminazione dei nostri corpi, affinché non siano più un territorio di conquista del potere patriarcale e capitalista che ci opprime e vuole relegarci al ruolo di “contribuenti” silenziosə del sistema”. Si apre così il post condiviso sui suoi canali social dalla costola partenopea di Non Una Di Meno, che annuncia la sua adesione alla piazza nazionale di Roma. “Porteremo in piazza la nostra rabbia ingovernabile e non saremo silenziosə!”, la promessa di attiviste e attivisti.
Corteo e flash mob a Napoli
“Cammini…Amo senza paura“. Questo è il titolo scelto da Cgil Napoli e Campania, Dream Team, ANPI, Libera, La Casa dei Popoli Aps e RhYWalk per la loro iniziativa in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Prima una marcia, per sensibilizzare la cittadinanza sul tema della non violenza, creare maggiore consapevolezza in chi subisce la violenza e fare in modo che le violenze non restino nascoste e impunite. La camminata partirà da piazza Vittoria alle ore 10:30, per poi arrivare a piazza del Plebiscito passando per il lungomare Caracciolo.
Al termine del corteo, un flash mob. I partecipanti indossato qualcosa di rosso, simbolo della lotta delle donne e della loro autonomia nelle scelte di vita. A patrocinare l’iniziativa, il Comune di Napoli. “La lotta per la tutela dei diritti delle donne”, sostiene la Cgil Napoli e Campania, “ha bisogno oggi più che mai di essere portata avanti: è necessario contrastare non solo la violenza in tutte le sue forme, da quelle fisica a quella economica, ma anche impedire le molteplici forme di discriminazione che impediscono alle donne di affermarsi al pari degli uomini nel mondo del lavoro e nei ruoli decisionali e politici”.
Potrebbe interessarti anche: 18enne violentata ai Quartieri: “Ho detto no, mi hanno ignorata”
Oppure: “Gigi pescheria” in ambulanza con la Comi: il video di cattivo gusto
Segui SiComunicazione su Google News
