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Raiz omaggia Sergio Bruni, il 27 ottobre al Bellini di Napoli

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Raiz aggiunge una serie di nuove date al tour di presentazione dell’album omaggio a Sergio Bruni “Si ll’ammore è ‘o ccuntrario d’’a morte”

Raiz aggiunge una serie di nuove date al tour di presentazione dell’album omaggio a Sergio Bruni “Si ll’ammore è ‘o ccuntrario d’’a morte”, con cui si esibirà nei teatri di tutta Italia per tutta la stagione autunnale e invernale, a conclusione di un anno pieno di impegni e soddisfazioni. E sarà nuovamente a Napoli venerdì 27 ottobre al Teatro Bellini, accompagnato dai Radicanto, presenti anche nell’album: Giuseppe De Trizio e Adolfo La Volpe ai liuti, Francesco De Palma alle percussioni, Giovanni Chiapparino alla fisarmonica e Giorgio Vendola al contrabbasso.

Un anno a gonfie vele

Nel 2023 l’artista napoletano è stato attivo in diversi campi, dalla musica alla tv, passando per il cinema, mostrando una grande versatilità e preparazione. Fresco della Targa Tenco con gli Almamegretta per il miglior album in dialetto con “Senghe”, Raiz è anche tra i personaggi-chiave della fortunata serie “Mare Fuori” – oltre 50 milioni di streaming audio della colonna sonora e per le tre stagioni complessivamente 110 milioni di streaming video su Raiplay – dove veste i panni di Don Salvatore Ricci e di cui è anche autore di tre dei brani della colonna sonora tra cui “Ddoje Mane”, sigla finale di ogni episodio. Al cinema ha partecipato al nuovo film di Sidney Sibilia “Mixed By Erry” con un cameo nella parte di un gestore di un club.

Tributo a uno dei principali cantanti napoletani del ‘900

Dopo oltre 30 anni come voce degli Almamegretta, con la pubblicazione di “Si ll’ammore è ‘occuntrario d’’a morte”, Raiz rende un tributo intimo e rispettoso a Sergio Bruni, uno dei cantanti partenopei più popolari del secolo scorso e che più lo ha influenzato nel corso della sua carriera. Un lavoro appassionato, tra narrazione e suono, che ripropone dieci brani di Bruni, ricordato spesso come “A voce ‘e Napule” per aver saputo rappresentare con le sue canzoni tutti gli abitanti della città, dai ceti più agiati a quelli più popolari.

Chi era l’interprete di “Carmela”

Sergio Bruni, nome d’arte di Guglielmo Chianese, partecipò 12 volte al Festival di Napoli ottenendo due successi con i brani “Marechiaro marechiaro” e “Bella” e debuttò nel 1960 al Festival di Sanremo insieme a Joe Sentieri con “È mezzanotte” e a Giorgio Consolini con “Il mare”, classificandosi rispettivamente al 5° e al 6° posto. Fondamentale fu poi l’incontro con il poeta Salvatore Palomba, dal cui sodalizio nacquero alcune delle canzoni più famose della sua discografia tra cui “Carmela” del 1976 e l’album “Una voce una città” del 1980 in cui Sergio Bruni musicò il testo di Eduardo De Filippo “È asciuto pazzo ‘o patrone”.

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