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Aggressione fascista al Vomero, 42enne pestato per una toppa

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Una toppa antifa, un rettangolo di tessuto cucito su un giubbino: è stato questo il motivo del brutale pestaggio di cui è stato vittima Roberto, 42enne del Vomero, “colpevole” di aver esposto e vestito un simbolo sbagliato. Domenica, in suo supporto, un presidio nella “Napoli bene”.

La dinamica dell’aggressione fascista

Nessun tentativo di rapina andato storto. Roberto, dopo l’aggressione, aveva ancora con sé il cellulare, il portafogli, bracciali e anelli. Il bottino di chi l’ha aggredito? Il suo giubbino con sopra una toppa antifascista. Così spiega il volantino-manifesto – diffuso per annunciare un presidio di solidarietà e contro la violenza in programma per domenica 29 ottobre alle 11 in via Luca Giordano. Quella è stata la causa che ha scatenato la furia dei quattro che, approfittando dell’oscurità, della superiorità numerica e dell’effetto sorpresa, hanno aggredito alle spalle Roberto, intento a tornare a casa poco dopo le 23.

Lanciato giù per una rampa di scale, preso a pugni e calci mentre era a terra, ma non solo. Roberto ha dovuto schivare anche una coltellata. Tutto per una toppa antifascista cucita sul suo giubbino, trofeo di guerra strappatogli dai suoi aggressori a suon di offese. “Pezzo di m***a, togliti questo giubbino”, gli hanno urlato, fugando qualsiasi dubbio sulle motivazioni dietro l’aggressione: “Cos’è questo stemma?“, l’accusa. Rubato il loro bottino, gli aggressori sono andati via, lasciando Roberto a terra: occhiali rotti, faccia devastata, dolori ovunque. Per lui, prima cinque giorni di prognosi, poi altri venti.

Dal presidio all’interrogazione per il ministro Piantedosi

A qualche giorno dall’aggressione, il caso è arrivato all’attenzione delle istituzioni. Prima, l’interesse dimostrato dalla senatrice dell’Alleanza Sinistra-Verdi Ilaria Cucchi, poi quello del deputato pentastellato Dario Carotenuto. Proprio quest’ultimo, ieri, ha annunciato di essere al lavoro su un’interrogazione diretta al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. “L’aggressione di stampo fascista al Vomero non può essere sottovalutata: un atto squadrista contro un uomo la cui unica colpa era quella di avere un giubbino con sul bavero la scritta Antifa”, ha commentato Carotenuto.

“Il nostro”, ha poi continuato il deputato, “è un Paese nato dall’antifascismo i cui valori repubblicani nascono proprio dopo gli anni bui del Ventennio. Per questo ho deciso di presentare assieme alla mia collega Gilda Sportiello un’interrogazione al ministro dell’Interno: le autorità devono prestare massima attenzione a episodi del genere“. All’annuncio dell’interrogazione, Carotenuto ha poi reso nota la sua volontà di prendere parte al presidio in supporto di Roberto. “Parteciperò al sit-in che si svolgerà domenica mattina”, ha spiegato il denutato del Movimento 5 Stelle, “per esprimere solidarietà a Roberto e piena condanna di ogni atto di violenza”.

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