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I castelli di Napoli perdono pezzi, le chiese perdono i tetti

Castelli pezzi chiese tetti Napoli

La storia, la cultura che cade a pezzi. Una Napoli che deve il suo rinascimento turistico proprio alla bellezza delle sue opere monumentali deve fare ancora una volta i conti con la scarsa manutenzione dei simboli della città. Incuria che può portare anche a situazioni tragiche con cadute massicce di calcinacci e di mura.

I castelli recintati

Se il Castel dell’Ovo è ormai chiuso da tempo A seguito del distacco di alcune pietre dalla facciata, in attesa della messa in sicurezza, anche il Maschio Angioino ha dato segni di cedimento con il distacco di alcune pietre dalla facciata lato via Acton. Per fortuna in quel momento non c’erano pedoni in transito. Area recintata ma dalle immagini del drone si nota come è probabile che possano cedere, scatenando un effetto domino, altre pietre.

La chiesa senza tetto

A poca distanza c’è un’altra situazione che preoccupa e non poco: la chiesa di San Giuseppe Maggiore di via Medina. Il tetto sta cedendo completamente. I primi allarmi sono partiti, nel 2018 si verificò il primo dissesto nella copertura della chiesa: un piccolo buco fra le tegole che venne immediatamente segnalato al Comune di Napoli. Da quel buco iniziò a penetrare acqua che prese a devastare inesorabilmente le opere e la struttura chiusa al pubblico. Negli ultimi giorni un ulteriore crollo che prelude a quello completo di tutto il tetto.

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