Grande paura, ieri pomeriggio, in via Acton, a Napoli, quando una grossa pietra si è staccata dalle pareti esterne del Maschio Angioino precipitando sul marciapiede sottostante. Qualche metro prima c’è uno degli attraversamenti pedonali più battuti dai chi arriva e parte dalla Stazione Marittima. Qualche passo più in là, l’ingresso dell’Università “Parthenope”, che vede ogni giorno centinaia di studentesse e studenti fare proprio quel tratto di strada a piedi per recarsi a lezione.
Una tragedia scampata per un soffio, insomma, perché ci saremmo potuti trovare a parlare di un nuovo morto in strada per un crollo da un edificio partenopeo – com’era successo nel 2014 fuori la Galleria Umberto I, dove ha perso la vita il 13enne Salvatore Giordano per un pezzo di cornicione staccatosi dalla facciata della Galleria.
Le parole del sindaco Manfredi
“Al Castel dell’Ovo c’era un problema analogo, ma sono decenni che non si interveniva”. Così stamane il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha commentato l’evento. “Stiamo lavorando sia per gli interni del Maschio Angioino, dentro al quale c’è stato anche un incendio, ma non solo: anche per gli accessi e gli esterni. Ci vogliono i progetti, senza quelli non si fa nulla, e poi ci vogliono le risorse”. Quindi, la prospettiva rassicurante.
“Il ministro Sangiuliano si è impegnato per un finanziamento, sono contento di dirlo, proprio per i lavori di rifacimento dell’involucro del Maschio Angioino”, ha annunciato il primo cittadino. “Entro la fine dell’anno sono confidente che sarà pronto il progetto e, se il finanziamento sarà approvato come il ministro Sangiuliano si è impegnato a promettere, l’anno prossimo faremo un grande intervento di restauro che coprirà tutte le pareti. Nel frattempo ci saranno interventi di messa in sicurezza, ma saranno di tipo provvisorio perché c’è bisogno di un restauro complessivo”.
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