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Fermata la presunta responsabile della morte di Rosa Gigante

Il fermo sarebbe avvenuto nel pomeriggio di ieri, mentre gli investigatori erano ancora in via Vicinale Sant’Aniello. Dal luogo dell’orrore, anche le prime indiscrezioni sulle possibili cause che avrebbero portato alla morte di Rosa Gigante, la madre del food influencer Donato “con mollica o senza”.

Fermata la presunta responsabile della morte dell’anziana

Una lite condominiale che probabilmente riguardava una cassetta della posta e la presunta appropriazione indebita del suo contenuto. L’alterco sarebbe scoppiato nel primo pomeriggio di ieri, intorno alle 14. Poi, le urla, forti, orrende, udibili fin dall’esterno della palazzina di via Vicinale Sant’Aniello. Ad avventarsi contro la 73enne, una vicina di casa, Stefania Russolillo, di 47 anni. Gli inquirenti l’avrebbero ascoltata ieri sera, dopodiché nei suoi confronti il sostituto pm Maurizio De Marco ha emesso nei suoi confronti un ordinanza di fermo: la donna, secondo quanto reso noto, sarebbe ritenuta gravemente indiziata dell’omicidio di Rosa Gigante, la madre del famoso salumieretiktoker Donato “con mollica o senza” De Caprio.

Sette ore di interrogatorio, per la 47enne, che avrebbe provato a giustificarsi con parole che sanno di schizofrenia. “Mi spiava. Era una iena, quella lì mi rubava anche la corrispondenza dalla cassetta delle poste”, avrebbe detto Russolillo. L’orrore, il gelo, per un presunto omicidio consumato quindi per motivazioni assolutamente futili. All’inizio si era addirittura pensato alla vittima di camorra, ma la tragica scomparsa di Rosa Gigante non avrebbe nulla a che vedere con le contese tra clan e bande rivali. “Odiavo Rosa, mi spiava“, avrebbe infine rivelato la presunta responsabile della morte violenta della 73enne mentre si trovata in Questura.

L’interrogatorio e le parziali confessioni

Una serie di “non ricordo” sarebbero stati offerti dalla 47enne agli investigatori in risposta alle loro domande su quanto sarebbe successo all’interno dell’abitazione dell’anziana donna. Poi, una parziale confessione, uno scivolone dal quale Russolillo si sarebbe poi ripresa continuando con le parole d’incertezza. Gli esami autoptici disposti sulla salma della vittima, posta sotto sequestro dalle autorità, faranno chiarezza sugli orrori avvenuti tra le quattro mura della casa dell’anziana.

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