Sono accusati di aver aggredito, in due occasioni, una donna e di averla costretta a cambiare abitazione e abitudini di vita attraverso atti persecutori. Con queste accuse il gip del tribunale di Napoli Nord ha emesso sei ordinanze di custodia cautelare – due in carcere e quattro ai domiciliari – a carico di sei persone.
Le indagini
A quanto si apprende dalla ricostruzione degli inquirenti, il fatto ha avuto inizio nel 2021 a Mugnano, nell’area Nord di Napoli, quando la donna sarebbe stata costretta dai familiari del suo ex coniuge ad abbandonare la casa dove abitava con il suo nuovo compagno. In più la coppia sarebbe stata invitata, attraverso aggressioni e minacce, a lasciare le attività lavorative e a non fare più ritorno nel quartiere.
Non solo: nei confronti delle due vittime sarebbe stato messo anche in atto un tentativo di estorsione. Nel dettaglio, queste venivano minacciate che, se avessero ripreso le attività senza versare 10mila euro, l’uomo sarebbe stato ferito a colpi d’arma da fuoco. Ecco perché la coppia avrebbe deciso di soggiornare in un hotel del litorale domizio. Poi, rientrate a Mugnano, le due aggressioni.
Nella prima occasione l’aggressione sarebbe partita dal fratello dell’ex marito della donna mentre nella seconda dall’ex marito, fino a quel momento detenuto in carcere, e da alcuni familiari di quest’ultimo. Ad aggravare la vicenda, il fatto che in una delle due occasioni la donna aveva tra le braccia il figlio di appena un anno. I poliziotti della giudiziaria presso la Procura di Napoli Nord hanno inoltre accertato che, in entrambi gli episodi, gli indagati avessero con sè illegalmente delle armi, poi utilizzate per le aggressioni.
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