Era alla sede di San Marcellino dell’ateneo federiciano per parlare delle università e della situazione dei suoi studenti quando i collettivi sono irrotti e l’hanno contestato. “Assurdo che a parlare sia uno sciacallo come lui”, la loro posizione. Luca Abete: “Siamo qui per la stessa causa”.

L’appuntamento con Luca Abete alla Federico II

“Il futuro non fa paura“. Era questo il tema dell’appuntamento legato alla nona edizione del tour-campagna motivazionale di Luca Abete ribattezzato #NonCiFermaNessuno. Assieme all’ideatore del format e noto inviato di Striscia la Notizia, Luca Abete, in sala c’era anche il rettore dell’ateneo federiciano, Matteo Lorito, particolarmente vicino al tema del benessere degli studenti della facoltà, come dimostrato anche dopo la vicenda della tragica morte di Diana, la giovane studentessa di di Lettere che aveva deciso di togliersi la vita dopo aver annunciato ai familiari la laurea imminente. A riunione iniziata, però, qualcosa è andato storto.

Un manipolo di studenti e studentesse del CAU – Collettivo Autorganizzato Universitari ha fatto irruzione nell’aula dove si stava tenenndo la conferenza presieduta da Abete e, brandendo un megafono, uno di loro ha dato il via alla protesta. “Premiate solo chi non avete ucciso?“, si legge sullo striscione che imbracciano gli universitari. Sotto, la scritta accusatoria: “Di merito e resilienza si muore“.

Calma e pacata la risposta dell’inviato di Striscia la Notizia che ha risposto così all’invasione di campo dei membri del collettivo universitario. “Siamo qui per la stessa causa e forse non siete in grado di capirlo”, prova a rispondere, ma la contestazione degli studenti e delle studentesse è dura. “Non ci ascoltano mai: siamo noi gli studenti“, ribatte chi brandisce lo striscione.

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