Dieci allievi del corso di avanguardia fotografica organizzato da Spazio Tangram esporranno i loro scatti nel cortile della Fondazione FOQUS il prossimo mercoledì 29 marzo (qui l’evento).

In arrivo da FOQUS gli scatti degli allievi di Spazio Tangram

“Storie di ordinaria fotografia” non è un nome scelto a caso. Le stampe che arriveranno in mostra mercoledì ai Quartieri Spagnoli riproducono scatti realizzati nel corso di un viaggio dell’intero gruppo, allievi e docenti, sull’isola di Procida. Non le solite viste dell’isola, ma scorci “qualunque”, scelti per le sensazioni che davano a chi c’era dietro l’obiettivo in quel dato momento. Tutto da parte dei docenti di Spazio Tangram Michele Del Vecchio e Roberto Tarallo, insomma, per far sì che il gruppo-classe lavorasse con quello che il mondo circostante avesse da offrirgli in quel dato momento.

Il fil rouge della fotografia unisce Vomero e Quartieri Spagnoli

L’esposizione di questi lavori in un ambiente socialmente attivo come quello della Fondazione FOQUS dona, poi, un ulteriore valore aggiunto alla mostra che chiude il corso. Nato nei dintorni di Castel Sant’Elmo, al Vomero, anche Spazio Tangram nasce con una precisa volontà di agire sul territorio. “L’idea è stata quella di trasformare un tipico non-luogo come un box auto, abitualmente vuoto di persone e pieno di smog, in uno spazio-laboratorio dalla vocazione polifunzionale”, spiega Michele Del Vecchio, Direttore Artistico dello spazio polifunzionale: “Un centro culturale dove organizzare mostre, corsi e workshop di fotografia, ma anche stage di scrittura creativa, laboratori di teatro e pittura, piccole rassegne cinematografiche, presentazioni di libri e tanto altro”.

Quanto alla scelta della Fondazione Quartieri Spagnoli come luogo per concludere il ciclo di lezioni, anche qui le coincidenze e le sensazioni hanno giocato un ruolo importante. “Un ex nostro allievo ci ha proposto di organizzare eventi culturali legati alla fotografia da FOQUS“, raccontano i docenti che, dopo una prima visita alla Fondazione, ne sono rimasti rapiti. “Ci è sembrata da subito la location ideale per esporre per l’energia artistica e il fermento creativo che si respira non appena si entra”, le parole di Michele Del Vecchio.

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