Dopo le accuse di questa mattina dell’ex sindaco, l’attuale assessore alle Politiche sociali del Comune risponde a tono. Così esplode la polemica tra i politici di napoli sull’emergenza freddo e sui pericoli che corrono i senzatetto.
Emergenza freddo: è polemica tra i politici sui senzatetto
“È sconcertante la decisione dell’assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese, di non autorizzare l’apertura notturna delle stazioni della metropolitana per i senzatetto in queste giornate molto fredde”. Sono state queste le parole rivolte dall’ex primo cittadino partenopeo Luigi De Magistris alle istituzioni di napoli. “Si adducono addirittura motivi economici, quando invero le casse del Comune hanno nutrite risorse, ma si spende e spande per cose davvero assai opinabili”.
L’accusa dell’ex sindaco di Napoli non termina qui. “Si aggiunga poi che la nostra amministrazione ha lasciato in eredità una gestione efficace e trasparente delle politiche sociali ed anche 20 milioni di euro tra fondi per i buoni spesa, utenze, taxi e libri somme di cui si sono perse le tracce”, ha continuato De Magistris. “Eppure sino ad ottobre del 2021 la gestione della fase pandemica era stata gestita, anche in collaborazione con le associazioni della città, in maniera impeccabile. Forse i fragili non sono una priorità per la nuova amministrazione che è distratta a fare altro invece che a pensare ai bisogni della popolazione”.
La posizione dell’assessore Trapanese
Alle parole dure dell’ex primo cittadino, l’assessore alle Politiche sociali, Trapanese, ha risposto facendo chiarezza sulla situazione. “Le stazioni della metropolitana sono state aperte durante il periodo pandemico quando il servizio di trasporto si concludeva alle 20 e si aveva la possibilità di accogliere i senza dimora dalle ore 21 sino alle ore 7. Oggi che il servizio metropolitano è di nuovo a regime, chi ha bisogno di essere accolto per il freddo alle 24 già ha trovato un accomodo o quantomeno non è più in grado di arrivare alla metro”.
“In questi ultimi anni”, ha poi continuato l’assessore Trapanese, “è mancata da parte della precedente amministrazione la predisposizione di un’accoglienza più dignitosa e duratura invece di concedere ai senza dimora solo una stazione metro. L’ex sindaco dice di aver lasciato 20 milioni di euro alle Politiche sociali, eppure mi chiedo perché ad ottobre 2021, all’inizio del mio mandato, l’unità di strada era solo una (oggi sono cinque), il dormitorio pubblico con 120 posti letto accoglieva solo 19 persone con una coordinatrice che lavorava da casa”.
“Ad oggi”, ha concluso Trapanese, “abbiamo accolto 70 persone, una nuova equipe composta da quattro enti ognuno con un compito specifico tra accoglienza, parte medica, ascolto e reinserimento sociale, ed una nuova coordinatrice che al mattino si reca sul posto a lavorare di persona. La questione non è economica, seppur bisogna comunicare ai cittadini che l’apertura delle stazioni metro ha un costo di 3.000 euro al giorno a stazione: le persone senza dimora non ci vanno nelle stazioni, lo documentano i report giornalieri di ANM”.
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